Mozione: In tema di limitazioni acustiche nell’organizzazione di iniziative socio-culturali
Premesso che nella città di Bolzano è progressivamente divenuta negli anni il centro principale per la realizzazione di importanti iniziative e manifestazioni culturali che hanno consolidato l’importanza del suo ruolo a livello provinciale e sovra provinciale;
considerato che tale molteplicità di iniziative culturali (a prescindere dai generi o da settori) è un patrimonio in termine di ricchezza, attrattività e qualità di vita per la città.
Considerato che Bolzano ha vissuto a partire dalla seconda metà degli anni ’90 un periodo di forte crescita delle culture diffuse, in particolare di quella musicale e che le giovani generazioni necessitano di veder salvaguardati i propri spazi di fruizione e socializzazione. Inoltre essendo Bolzano diventata sede di un’istituzione universitaria è naturale che l’attenzione vada posta sulla capacità di essere ospitale ed interessante anche per gli studenti che, nel corso della loro formazione, si trovano a risiedere sul territorio cittadino.
Premesso che la presenza di valide istituzioni musicali a livello territoriale, e la collocazione della nostra città, attrae giovani musicisti a Bolzano e costituisce al contempo una grande opportunità a livello formativo.
Considerato che la possibilità di avere luoghi e possibilità di esibizioni costituisce un elemento fondamentale per il confronto fra le esperienze oltre che per la crescita individuale e della scena artistica nel suo complesso.
Premesso che una città più vitale è anche una città più sicura, in quanto con la presenza di eventi culturali si sta sul territorio anche alle ore serali aumenta il controllo sociale e previene la microcriminalità;
Considerato che le iniziative culturali (o sociali e giovanili) hanno una logica molto diversa dagli esercizi commerciali che popolano soprattutto la zona del centro storico;
Premesso che il settore dell’organizzazione di eventi culturali e sociali sembrerebbe fortemente condizionato dalla Legge Provinciale 20 novembre 1978, n.66 in materia di “provvedimenti contro l’inquinamento prodotto da rumore” e dal relativo regolamento d’esecuzione adottato con Decreto del Presidente della Giunta Provinciale 6 marzo 89, n.4 che introducono una disciplina particolarmente rigorosa anche rispetto alla legge quadro nazionale;
Considerato che tale normativa imporrebbe alla Polizia Municipale ed all’ufficio tutela aria e rumore dell’amministrazione cittadina di intervenire per impedire gli “sforamenti”, ma che tale modalità rischia di paralizzare molte iniziative prodotte;
Considerato che l’attuale stato di fatto ha portato, solo se si considerano i fatti più recenti, a difficoltà nello svolgimento di alcune manifestazione (come l’Upload day 2011) o nella gestione di alcune strutture dedicate dalle stesse amministrazioni cittadina e provinciale alla realizzazione di eventi culturali dedicati ai più giovani (come Pippo.stage);
Premesso che nel panorama nazionale ed europeo sono riscontrabili molti esempi virtuosi in cui il diritto alla cultura e allo svago convivono con il diritto alla quiete ed alla tranquillità,
Si impegna il Sindaco e la Giunta
ad attivarsi, insieme alle competenti autorità provinciali, affinché si individui una soluzione tecnica che non penalizzi lo svolgimento delle attività socioculturali, individuando apposite “zone di salvaguardia” che rendano meno gravoso il rispetto della limitazione dei DBi alle strutture o ai centri volti alla promozione di queste attività;
a distinguere le attività, soprattutto musicali, organizzate da esercizi commerciali da quelle promosse da associazioni non profit (culturali, sociali, giovanili, ecc…)
a disciplinare in modo più chiaro la normativa relativa alle cd. Sorgenti mobili di modo da evitare possibili lacune regolamentari o decisioni disomogenee o contraddittorie da parte dei preposti al controllo di detta normativa.
Tobias Planer, Consigliere Comunale
Sergio Bonagura, Consigliere Comunale
Miriam Canestrini, Consigliera Comunale
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